Logo e simbolo like di facebook

Facebook è la piattaforma più popolare del mondo, conta circa 2.5 miliardi di utenti attivi mensilmente, e tra questi ci sarai sicuramente anche tu e i tuoi love brand preferiti.

Questo Social Media è stato creato con l’obiettivo di avvicinare le persone e farle sentire connesse anche quando la distanza fisica non lo permette.

Far sì dunque che il tempo che gli utenti trascorrono all’interno della piattaforma sia speso nel migliore dei modi.

Per poter rendere tutto questo realtà, però, devi sapere che a controllare i contenuti, valutare il pubblico che visualizzerà i tuoi post e personalizzare il tuo feed di notizie c’è un’entità quasi sconosciuta a tutti noi, l’algoritmo di Facebook.

La sfida a chi riceve più mi piace, commenti o ricondivisioni non si arresta, ma devi sapere che nonostante lo sforzo impiegato per pubblicare contenuti più likeable, l’ultima parola spetterà sempre all’algoritmo che con il suo potere può cambiare le carte in gioco in qualsiasi momento.

Vediamo insieme come si è migliorato e perfezionato negli anni.

L’evoluzione dell’algoritmo

L’algoritmo di Facebook, dal lontano 2004, continua a subire aggiornamenti e modifiche, la motivazione del suo continuo perfezionamento è legato ad un unico e fondamentale obiettivo: far sì che il tempo di permanenza degli utenti all’interno del Social Media sia sempre maggiore.

Nel 2009

La prima evoluzione dell’algoritmo ha reso maggiormente visibili i contenuti con più popolarità e interazioni, abbandonando l’iniziale rilevanza data all’ordine cronologico.

Nel 2015

Ogni utente poteva selezionare i contenuti che avrebbe desiderato vedere per primi, attraverso l’opzione “Mostra per primi”, con questo aggiornamento i contenuti più popolari perdevano di rilevanza.
Inoltre, l’algoritmo di Facebook ha dato il via ad una serie di penalizzazioni per tutti i contenuti con messaggi commerciali e promozionali che sarebbero potuti apparire come delle vere e proprie ads

Nel 2016

I contenuti pubblicati dagli utenti con cui si avevano maggiori interazioni venivano premiati.
Non solo, la sofisticatezza dell’algoritmo di Facebook era in grado di percepire il tempo trascorso con uno specifico contenuto, anche se questo non veniva condiviso o non piaceva.

Nel 2017 e 2018

L’algoritmo di Facebook è portatore di qualità.
Dopo alcune critiche mosse contro Mark Zuckerberg il feed di Facebook ha favorito i contenuti in grado di influire sul benessere degli utenti durante la loro permanenza all’interno della piattaforma. 

I continui aggiustamenti dell’algoritmo di Facebook hanno acceso un campanello d’allarme a tutte le aziende che con il Social ci lavorano.
La valorizzazione dei contenuti pubblicati da amici e da conoscenti più stretti, e che generano maggiore coinvolgimento e reazioni positive scavalcano i contenuti pubblici di Pagine e Aziende, determinando, per questi ultimi, una diminuzione della reach organica.

L’algoritmo oggi 

Attualmente, la volontà di Facebook è di essere sempre più trasparente sui poteri dell’algoritmo.

Ne è un esempio il pulsante “Why am I seeing this post?” che permette ad ogni utente di scoprire la motivazione per cui sta visualizzando un determinato contenuto.

Questo è un gioco a somma positiva, non solo ne giova l’utente, che riporrà maggiore fiducia sul Social, ma ne trae vantaggio anche l’algoritmo perché gli permette di comprendere se i contenuti vengono apprezzati dall’utente e se meritano di venire proposti nuovamente nel suo feed personalizzato.

Algoritmo di facebook

Cosa conta per l’algoritmo

Nel complesso i segnali di ranking dipendendo da molteplici fattori, nello specifico:

  1. Con chi interagisce tipicamente un utente
  2. La tipologia di contenuto (video, immagine, link)
  3. La popolarità del post

Sulla base di questi elementi chiave l’algoritmo di Facebook decide che contenuto premiare e quale declassare, rendendo il feed di ogni utente unico. 

5 Tips per rendere l’algoritmo un tuo alleato

Realizza post che creano engagement 

Informazioni pertinenti, intrattenimento, forti emozioni…

Qualsiasi siano i tuoi contenuti, questi devono essere in grado di generare interesse nel pubblico, e favorirne il coinvolgimento.

Costruisci delle relazioni solide e soprattutto sincere e di valore. 

Evita contenuti che ti declassino come contenuti falsi, collegati a link non autorevoli o offensivi, e se puoi, dai la priorità ai contenuti video a patto, però, che siano di qualità. 

Sii online quando il tuo audience è online 

Studia il comportamenti del tuo pubblico: ci sono molti tool disponibili, come Facebook Insights o Hootsuite, che semplificano questa operazione, potrai capire qual è il miglior momento della giornata per intercettare l’audience che desideri.

Pubblica con frequenza 

Organizza la tua attività online con un piano editoriale, questo ti può aiutare a essere sempre presente, con regolarità e l’algoritmo ti premierà.

Dai importanza alla community

I gruppi hanno un grande potere, non solo perché raggruppano utenti dagli stessi interessi e intenti, ma anche perché favoriscono un elevato engagement attraverso i commenti.

Le community possono essere utilizzate come uno spazio virtuale per l’assistenza post-vendita, per chiarire dubbi sui prodotti o sui servizi che sorgono nei potenziali acquirenti, o ancora semplicemente per condividere la propria esperienza di acquisto.

Sfrutta le Paid Ads

Affianco ai contenuti organici puoi comunque affidarti alle campagne di sponsorizzazione online, intercettando il preciso pubblico a cui vuoi comunicare. 

Ora tocca a te pianificare la strategia più performante per avere successo su Facebook.

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